giovedì 7 maggio 2015

Viola nell'inferno del Pizjuan. A Napoli già sognano


Quattro squadre, due italiane e la possibilità che a fine mese su Varsavia sventolino solo bandiere tricolori (e viola e azzurre). Napoli e Fiorentina stasera cercheranno di riscrivere la storia recente delle nostre compagini nelle competizioni europee. Il sogno sarebbe il derby in finale come l'ultima volta nell'ormai lontano 2003, Milan-Juve di Champions. O, guardando a questa competizione, all'Inter-Lazio del 6 maggio '98.
Tra le due il compito più agevole spetta senza dubbio ai campani; il Dnipro sta vivendo una delle sue migliori stagioni europee, dimostrandosi fin qui una squadra pugnace e che gioca colpo su colpo badando soprattutto a non prender reti (in casa appena 2 subite, entrambe nella fase a gironi, per mano di Inter e Qarabag) e giocando di rimessa. Benitez comunque è uno specialista della competizione e non si farà distrarre dal minor blasone degli avversari, cercando con ogni probabilità di suggellare la qualificazione già oggi.
Più arduo il compito per Montella ed i suoi. Il Siviglia è campione in carica, e nonostante abbia perso alcuni pezzi pregiati in estate (giusto per dirne uno, Rakitic) in campionato è ancora in piena lotta per la Champions (-3 dal Valencia) e può vantare uno stadio che in questa stagione, se si esclude il 2-3 dello scorso fine settimana col Real, non è mai stato violato. I Viola comunque mettono paura agli uomini di Emery, visto che si presentano al Sanchez Pizjuan con gli scalpi di Tottenham, Roma e Dinamo Kiev, tutte considerate favorite alla vigilia del doppio confronto con i toscani.
Non resta che incrociare le dita aspettando il fischio di inizio, tra poco più di un'ora.

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