martedì 5 maggio 2015
Juve, che grinta! Ronaldo non basta al Real
Chapeau. Anche se nulla è scritto, ed un 2-1 in casa non può certo essere sufficente per andare in scioltezza al Bernabeu, la Juventus merita tutti gli onori del caso. Quella che alla vigilia era considerata la Cenerentola delle semifinali è riuscita, almeno per il momento, a sgambettare quei Galacticos ancora campioni in carica. Certo, da una parte mancavano Benzema e Modric, ma una squadra di questa levatura non si può attaccare a certe recriminazioni. Anche perchè ai bianconeri mancava il signor Pogba in mezzo al campo.
La prima sorpresa già prima del fischio d'inizio, Sturaro titolare. E tutti a chiedersi: Allegri ha fatto fuori un fiasco di Lambrusco a merenda? Per intenderci, io ero tra questi. Il campo ci ha messo poco a smentire tutti, con il giovane centrocampista che non è parso per nulla intimorito dal blasone dei rivali sfoderando una signora prestazione, come tutti i suoi compagni. Il Real forse non si aspettava l'avvio sprint dei padroni di casa, la rete di Morata è emblematica. Il pareggio di Ronaldo ha rischiato di mettere a nudo le falle della roccaforte juventina, che per poco non ricapitola poco dopo sul tentativo da meno di un metro di James Rodriguez che però, di testa, stampa piena la traversa. Passato l'attimo però i ragazzi di Allegri sono tornati compatti come non mai e pronti a far male di contropiede, come il rigore preso da Tevez nel secondo tempo. L'Apache se lo vuole anche battere, e lo trasforma spiazzando Casillas (tiro centrale), dimostrando il carattere del campione. Il Real reagisce buttando punte si punte in campo, ma il passaggio al 3-5-2 di Allegri (fuori Sturaro, dentro Barzagli) ha tarpato le ali a tutte le proiezioni offensive dei Blancos, in primis quelle di Bale (ma anche Ronaldo non ha praticamente mai avuto campo da divorare davanti a se), rendendo ancor più apprezzabile questo capolavoro tattico.
Tra una settimana il Bernabeu sarà un inferno, la Juve dovrà sudare e sputare sangue (Chiellini, seppur dalla fronte, ha già dato ai suoi l'esempio), ma se Allegri sfoggerà le stesse doti da stratega messe in mostra stasera, la finale non è più un utopia.
Foto: Sport Tiscali
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