giovedì 14 maggio 2015
EL: italiane, è una Caporetto
Raramente la metafora di Caporetto è calzata più a pennello di così. Due formazioni in semifinali di Europa League, il sogno di tingere Varsavia di tricolore. Già nei primi 90' la Fiorentina aveva dato forfait ma il Napoli, nonostante le polemiche dell'andata, sembrava potercela fare. E invece nulla.
Gli azzurri hanno giocato bene soltanto a sprazzi, Higuain dopo pochi minuti poteva indirizzare subito la partita ma Boyko si oppone magistralmente. Con il passare del tempo gli attacchi si fanno sempre più confusi ed il Dnipro difende con ordine, quando l'occasione si materializza ci pensa sempre Boyko a sbrogliare. Gli ucraini, come prevedibile, provano a colpire in contropiede e alla fine (57') riescono a passare con Seleznyov, gol ancora una volta molto dubbio ('Tanto tanto tanto' cit.).
A poco servono gli innesti di Hamsik e Mertens, troppo granitico il muro eretto dai ragazzi di Markevich che si prendono la prima finale europea della loro storia.
Storia che invece era già scritta tra Fiorentina e Siviglia dopo il 3-0 dell'andata. Ma i Viola non riescono nemmeno ad emulare il Bayern e vendicare in parte la disfatta del San Pizjuan, ed anzi ne prendono altri 2 nel giro di 5 minuti (22' Bacca, 27'Carrizo). A completare il disastro l'ennesimo rigore stagionale fallito, stavolta per mano (o meglio, per piede) di Ilicic. Spagnoli che si giocheranno la loro 4° finale di Uefa/Europa League, tutte arrivate negli ultimi 9 anni, e che finora non sono mai stati sconfitti nella partita secca (rispettivamente nel 2006 col Middlesbrough, nel 2007 con l'Espanyol ed anno scorso con il Benfica).
Appuntamento il prossimo 27 maggio a Varsavia, anche se forse in pochi avranno voglia di guardare Siviglia-Dnipro..
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