venerdì 30 ottobre 2015

Mourinho, the Disaster One




C’era una volta in cui Mourinho e Special One erano due parole che andavano sovente (e a ragione) a braccetto. C’era. Perché oggi l’allenatore del Chelsea, di special, sembra avere poco se non la quantità di sconfitte che rimedia. Tanto che Abramovich starebbe meditando su di un eventuale (multimilionario) esonero in caso di capitombolo interno domani, all’ora di pranzo, contro il nuovo Liverpool targato Klopp.
Come si è arrivati a questa situazione che sembra quasi fantascientifica? E’ presto detto.
L’annata di Mou non era iniziata nel migliore dei modi, perdendo subito il primo trofeo stagionale (la Community Shield) contro l’Arsenal del rivale Wenger. Va beh ci può stare il due di agosto di non essere ancora al top della forma e uscire sconfitti da una squadra comunque sempre ai vertici oltremanica.
Il problema vero è stato, ed è tuttora, il prosieguo.
In campionato i Blues dopo dieci gare occupano un gramo 15° posto (11 punti), frutto di sole tre vittorie, due pareggi e ben cinque sconfitte (due di queste arrivate a Stamford Bridge); il quarto posto, diviso tra West Ham e Manchester United, dista ben nove punti, in vetta City ed Arsenal hanno addirittura il doppio dei punti.
La situazione non è rosea nemmeno in Champions; dopo le quattro reti rifilate al Maccabi nel primo turno, sono arrivate la sconfitta con il Porto (2-1 al do Dragao) e lo 0-0 in Ucraina con la Dinamo, che per adesso valgono soltanto il 3° posto nel girone e obbligano Hazard e compagni a battere, mercoledì prossimo, la squadra di Rebrov. Qui, almeno, il trend è rimediabile.
Mentre non sarà (già) più possibile bissare il successo dello scorso anno nella Capital One. Martedì scorso, negli ottavi di finale, lo Stoke City ha avuto la meglio dagli undici metri (errore decisivo del sopracitato Hazard) dopo aver disputato i 30’ di extra-time con l’uomo in meno.
Verrebbe quasi da  cambiare epiteto a Mou, passando da Special One a Disaster One..

Fonte foto: Umaxit.com

giovedì 22 ottobre 2015

Champions, solo pareggi per le italiane. PSG-Real a reti bianche


Due giorni di Champions con più ombre che luci per le italiane che, seppur in maniera totalmente differente, pareggiano entrambe. Poco fortunata la Juve, fermata sullo 0-0 dal Monchengladbach, mentre la Roma, dopo aver ribaltato il doppio svantaggio iniziale con ben quattro segnature, si vede beffata nei minuti finali da un’altra tedesca, il Leverkusen, che strappa un clamoroso 4-4.
Ecco il riassunto dei 4 gironi.

GIRONE A

Real Madrid 7 – PSG 7 – Malmo 3 – Shakhtar 0

Il big match al ‘Parco dei Principi’ tra PSG e Real, tra le stelle Ibra e Ronaldo, termina soprendentemente a reti bianche, lasciando il girone ancora senza un padrone assoluto.  Ne sapremo di più tra quindici giorni, dopo la sfida del ‘Bernabeu’. Un po’ a sorpresa anche la vittoria del Malmo, che in casa batte col minimo sindacale la squadra di Lucescu.

GIRONE B

Wolfsburg 6 – United 4 – CSKA 4 – PSV 3

RIschia lo United in Russia. Sotto dopo 15’ per la rete di Doumbia (su rigore fallito da Eremenko), riesce a riportare il match in parità a metà ripresa grazie a Martial, senza però trovare la zampata vincente.
Bene i tedeschi, che alla Volkswagen-Arena liquidano gli olandesi 2-0 e volano in testa al girone

GIRONE C

Atl. Madrid 6 – Benfica 6 – Galatasaray 4 – Astana 1

In scioltezza l’Atletico al ‘Calderon’, che rifila quattro reti ai kazaki. Stecca per la prima volta il Benfica: in Turchia il Galatasaray si impone di rimonta 2-1 e torna in corsa per la qualificazione.

GIRONE D

Juventus 7 – City 6 – Siviglia 3 – Monchengladbach 1

Detto già dello 0-0 con cui i tedeschi hanno bloccato allo ‘Stadium’ la Vecchia Signora il City, molto a fatica (il 2-1 di De Bruyne è arrivato nel recupero), batte il Siviglia e consolida il secondo posto nel girone.

GIRONE E

Barça 7 – Leverkusen 4 – Bate 3 – Roma 2

Roma che prima rischia il tracollo (doppio Chicharito nei primi 20’), poi aggancia il pareggio (doppietta De Rossi), si porta sopra di due reti (Pjanic e Falque) e nei minuti finali regala letteralmente il pari (rischiando di perdere) alle ‘Aspirine’ (Kampl e Mehmedi). Risultato? Capitolini ancora deludenti e fanalino di coda del gruppo. Agile il Barça che con due segnature di Rakitic nella ripresa torna dalla Bielorussia coi 3 punti.

GIRONE F

Bayern 6 – Olympiakos 6 – Arsenal 3 – Dinamo Z. 3

I Greci espugnano Zagabria (1-0) ed appaiano il Bayern in testa al girone. SI, perché i Bavaresi, strano ma vero, cedono il passo ai ragazzi di Wenger  all’Emirates (2-0) anche grazie ad un uscita a vuoto, fatto ancor più strano, di Neuer, che permette a Giroud di buttarla dentro di riffa e di raffa. Gli inglesi tornano così a sperare in una qualificazione che dopo le prime due sconfitte pareva utopia.

GIRONE G

Porto 7 – Dinamo Kiev 5 – Chelsea 4 – Maccabi Tel Aviv 1

Porto che si candida fortemente come padrona del girone. Dopo aver battuto il Chelsea nello scorso turno, i lusitani rispediscono a casa anche il Maccabi (2-0 tutto nel primo tempo). In grosse difficoltà i Blues di Mourinho, che in Ucraina non va oltre lo 0-0 con la Dinamo e rimane terzo nel girone. Tra due settimane, allo Stamford Bridge, i tre punti saranno imperativo categorico per evitare spiacevoli sorprese.

GIRONE H

Zenit 9 – Valencia 6 – Gent 1 – Lione 1

Zenit dominatore assoluto del girone ed unica formazione a punteggio pieno. I ragazzi di Villas Boas al ‘Petrovskij’ inguaiano il Lione battendolo 3-1 e, salvo miracoli, estromettendolo dalla competizione (i francesi non hanno tanta fortuna con le campagna in Russia). Al ‘Mestalla’ il Valencia soffre più del dovuto contro i belgi del Gent, vincendo 2-1 soltanto grazie ad una sfortunata autorete di Mitrovic ma portando a casa una quasi certa qualificazione, visti i 5 punti di distacco dalle ultime due del raggruppamento.

Speriamo che stasera in Europa League le cose andranno un po’ meglio..

Fonte foto: grabcad.com

domenica 18 ottobre 2015

Play-off Euro 201. Svezia-Danimarca, stavolta il biscotto sarà salato. Ungheria, chance d'oro


 Undici anni fa Svezia-Danimarca ci fu fatale per l'ormai famosissimo biscotto. Il prossimo novembre le due nazionali saranno nuovamente messe di fronte, ma stavolta dubito che tireranno a non farsi male, visto che in palio c'è la qualificazione agli Europei francesi del 2016.
In tutta sincerità, dopo il mini-biscotto sfornato sempre dalla Svezia, ma under-21, negli europei di categoria della scorsa estate, un pò di simpatia in più per la Danimarca c'è..

Ma i play-off ci offrirano anche altre partite. L'Ucraina cercherà il pass contro la Slovenia, una delle compagini con più "italiani" (Ilicic, Handanovic, Kurtic, Birsa, Cesar); la Norvegia, passata come terza del nostro girone, dovrà arginare la voglia di rivalsa dell'Ungheria, che l'ultima volta si era qualificata oltre quarant'anni fa (1972).
La Bosnia, con Pjanic e Dzeko sugli scudi, troverà invece sulla propria strada l'ex squadra del Trap, l'Irlanda.

Riassumendo:
Svezia-Danimarca
Norvegia-Ungheria
Bosnia-Irlanda
Ucraina-Slovenia

Appuntamento tra poco meno di un mese.

sabato 17 ottobre 2015

Euro 2016, tante prime volte. Disastro Olanda;Orange nemeno ai play-off


Anche se con conlpevole ritardo, ecco le qualificate per gli Europei francesi del 2016.
Da notare la presenza di parecchie new-entry; l'Albania di De Biasi, inserita nel minigirone (solo 5 squadre) ha eliminato la ben più quotata Sebia e mandato agli spareggi la Danimarca. L'Irlanda del Nord, seppur in un girone equilibrato e senza big (la testa di serie era la Grecia, assoluta delusione) ha staccato il primo pass in assoluto per la competizione continentale assieme ad un'altra compagine del Regno Unito, il Galles.
Altrettanto storica la qualificazione dell'Islanda, considerando che nel girone, tra le altre, c'erano la Repubblica Ceca, la Turchia (qualificata come miglior terza) e la nazionale dei tulipani (ormai sfioriti), quell'Olanda che poco più di un anno fa è arrivata alle semifinali mondiali.

Domani sarà la volta dei sorteggi per i play-off. Bosnia, Ucraina, Svezia e Ungheria saranno le teste di serie, mentre Danimarca, Irlanda, Norvegia e Slovenia saranno in seconda.

Di seguito un 'immagine riassuntiva.