giovedì 28 gennaio 2016

Coppa Italia. Juve ipoteca la finale, il Milan quasi


Si sono appena conclusi gli incontri di andata della Coppa Italia (ritorno ad inizio marzo), ma i verdetti potrebbero essere già belle che scritti.
Ieri la juventus ha strapazzato allo Stadium l'Inter, rispedendo a casa il team di Mancini con un perentorio 3-0. Mattatore della serata è Alvaro Morata, che dopo un'astinenza vicina ai quattro mesi rifila una doppietta al povero Handanovic (uno su rigore). Chiude in bellezza Dybala, subentrato da poco, che fulmina il portiere sloveno con una rasoiata sotto le gambe.
All'Inter servirà davvero un miracolo per affondare la corazzata bianconera.

Martedì è stata invece la volta del Milan, che all'Olimpico di Torino ha fatto visita alla rivelazione assoluta del torneo, l'Alessandria. I più romantici avranno sicuramente sperato in un esito diverso, ma alla fine a spuntarla sono stati i rossoneri, seppur col minimo scarto ottenuto per di più su rigore (Balotelli). La qualificazione sarebbe virtualmente ancora in bilico, ma agli attaccanti rossoneri sarebbe bastato un pizzico di cattiveria in più per rifilare un passivo ben più alti alla formazione di lega pro, che pure ha ottimamente figurato.

Appuntamento, dunque, per i primi di marzo..

lunedì 25 gennaio 2016

Napoli-Juve a tavoletta. Lotta accanita per l'europa, in coda si va a zoppo galletto


Cosa ci regala la ventunesima giornata di campionato? sicuramene alcuni spunti interessanti.

Intanto la davanti il Napoli e la Juve iniziano a fare il vuoto; Inter e Fiorentina, appaiate al 3° posto, sono distanti sei punti dai partenopei e quattro dai bianconeri.

Ma se i viola tornano al successo (2-0 contro il Toro) dopo due stop consecutivi, l'Inter si fa raggiugnere poco prima del triplice fischio da un Carpi ridotto anche in dieci uomini (prima gioia in A per Lasagna).
Le già citate dominatrici si sono invece sbarazzate rispettivamente di Samp (2-4 a marassi per Higuain e compari, quinto successo di fila) e Roma (1-0 allo Stadium che allunga la striscia di vittorie ad undici), due squadre al momento totalmente fuori condizione.

In coda cambia poco o nulla. Il Verona rimane il fanalino, raccimolando il 10° punto della stagione grazie all'1-1 casalingo col Genoa; il Frosinone si accontenta di fare pari e patta con l'Atalanta (0-0), mentre il Carpi, come detto, è andato a prendersi un punto prezioso a San Siro.

Cerca di risalire la china il Palermo, nonostante il caos primordiale in panchina (si, perchè nemmeno Schelotto è diventato il nuovo tecnico, ma Giovanni Tedesco). Il 4-1 al barbera con l'Udinese potrebbe, in questo senso, essere salvifico, visto che è stato ottenuto con una diretta concorrente (ora appaiata).

Ogni volta che il Milan prova a spiccare il volo (o almeno, a far le prove) qualcosa va storto. Stavolta i rossoneri sono inciampati al Castellani, al cospetto di un'Empoli davvero bello ed efficace (2-2 il finale, e le recriminazioni, se proprio ci devono essere, sono dei toscani).
Non ne approfitta però il Sassuolo, schiantato nel derby emiliano con il Bologna di fronte al proprio pubblico. Subito a segno l'ex Floccari, che nel recupero firma il raddoppio per i suoi (in precedenza aveva sbloccato Giaccherini, terzo gol in quattro gare).
Torna così in corsa per un posto in Europa anche la Lazio, che grazie al 4-1 inferto al Chievo si porta a -2 dal Milan (sesto) e vendica anche la clamorosa cenciata dell'andata (4-0 per i clivensi).

giovedì 14 gennaio 2016

Madrid, Atletico e Real col mercato bloccato. Spagnole recidive


Spagna, terra di malfattori. Verrebbe proprio da pensar questo, alla luce di quanto accaduto in queste ore.
La Fifa ha comunicato poche ore fa sul proprio sito internet (qui il testo completo) di aver bloccato per due sessioni il mercato delle due squadre della capitale, il Real e l'Atletico.

Così, dopo il Barcellona (che ha appena finito di scontare la pena), anche le altre due potenze della Liga dovranno fare a meno di operazioni in entrata per un'intera stagione (sessione estiva e invernale 2016/2017).

Al centro dello scandalo, sempre le compravendite illecite di calciatori minorenni, la cui normativa (art. 19 del regolamento) proibisce il trasferimento internazionale in un Paese diverso dal proprio, a meno che non si verifichino una serie di circostanze (se ricordate, il Milan per non incorrere in sanzioni per l'acquisto di Pato aspettò il compimento del 18esimo anno per portarlo in Italia).

Oltre al suddetto blocco, i due team dovranno anche saldare una multa: 900 mila franchi svizzeri (820 mila euro) l'Atletico, 360 mila (330 mila euro) il Real.

Oltre a questo, dovranno anche essere normalizzati, entro 90 giorni, i trasferimenti avvenuti in maniera illecita.

Lo avranno capito a questo giro di far le cose ammodino??

martedì 12 gennaio 2016

Messi, Manita d'oro. A Wendell Lira il Premio Puskas


Era tempo di premiazioni oggi a Zurigo. La più attesa era senza ombra di dubbio il pallone d'oro, ma in ballo c'erano anche altri importantissimi premi.
Vediamo di fare un piccolo riassunto.

MIGLIOR ALLENATORE: LUIS ENRIQUE, che con il suo Barcellona ha conquistato Triplete, Supercoppa Europea e Mondiale per Club. L'unico neo è la sconfitta in Supercoppa Spagnola, per mano dell'Athletic Club.
Ha battuto la concorrenza di Sampaoli (Copa America con il Cile) e Pep Guardiola (padrone assoluto di Germania).

MIGLIOR CALCIATRICE: CARLI LLOYD, autrice di uno strepitoso gol nella finale Mondiale contro il Giappone (5-2 per gli USA, grazie ad una tripletta porpio di Lloyd).

MIGLIOR GOL (PREMIO PUSKAS): WENDELL LIRA. C'è gloria anche per chi, le luci della ribalta, non le ha praticamente mai vissute. Il brasiliano del Goianesia ha strappato il consenso della giuria ai danni di Messi (gol in dribbling contro l'Athletic in finale di Coppa del Re) e di Florenzi (la rete da centrocampo contro il Barcellona) grazie ad una rovesciata contro l'Atletico Goianiense.
 
 PALLONE D'ORO: LIONEL MESSI. La 'manita' dorata della Pulce era nell'aria, adesso c'è anche la conferma ufficiale. Secondo il bomber del Real, Cristiano Ronaldo, che vede nuovamente l'eterno rivale con due riconoscimenti in più. Completa il podio l'altro asso del Barça, Neymar.



venerdì 8 gennaio 2016

Occhio al giovane: Marco Tumminello


Montepulciano, 20 giugno 2015. Gli allievi di Roma ed Empoli si stanno giocando i supplementari validi per l'assegnazione del campionato.
L'1-1 a pochi minuti dal termine fa si che gli allenatori stiano già valutando il pacchetto di rigoristi, ma il guizzo di Tumminello che insacca dopo aver scartato il portiere avversario in uscita regala ai giallorossi la certezza della vittoria.

6 gennaio 2016. La Roma sta pareggiando 3-3 a Verona contro il Chievo. A pochi secondi dal termine, Garcia richiama Florenzi e mette dentro proprio il diciassettenne attaccante della primavera, giusto per fargli assaggiare la Serie A.
Immagino che il debutto del ragazzo sia passato praticamente inosservato, visto che nella stessa partita il compagno di giovanili, Sadiq, ha messo a segno il sue secondo gol in quattro presenze (circa 120' totali) ed ha fatto il sue esordio anche Lorenzo Di Livio, figlio dell'ex centrocampista della Nazionale, Angelo.

Contiamo però che il ragazzo è un classe '98, tra l'altro di Novembre, quindi più giovane di almeno un anno rispetto agli altri due ragazzi.
Soltanto sette mesi fa Marco si giocava le final eight del campionato allievi (di cui è anche diventato il capocannoniere) ed ora, dopo quattro reti tutte decisive in undici presenze nel campionato primavera (Girone C, dove la Roma è in testa), mister Garcia lo ha premiato con l'esordio in massima serie.

Passando alle caratteristiche tecniche, Tumminello agisce spesso da prima punta. Molto bravo ad attaccare gli spazi e farsi trovare smarcato dai compagni, è un destro naturale che non disdegna però nemmeno l'uso del mancino. Nonostante non sia altissimo, se la cava bene anche nel gioco aereo, soprattutto nel fornire sponde.

E' un prospetto interessante, consiglio di tenerlo sotto osservazione!

Fonte foto: Romacalcio.net

mercoledì 6 gennaio 2016

Viola in testa. Juve, ottava vittoria di fila. Male Roma, Lazio e Milan


L'Epifania tutte le feste porta via. Ma ci ridà anche il campionato!
In realtà già ieri l'antipasto di giornata ha messo in scena il derby della lanterna che Montella ed i suoi ragazzi hanno portato a casa rischiando la beffa nel finale (avanti 3-0 con Eder e doppietta di Soriano, i rossoblu si son rifatti sotto con doppietta di Pavoletti). Genoa costretto ad aggiornare a cinque il numero di gare consecutive in cui non raccoglie punti.
Il launch box  illumina invece il 'Friuli', con i padroni di casa che riprendono l'anno alla stregua del vecchio vincendo per 2-1 contro  l'Atalanta (orfana di Moralez, andato in Messico).
Davanti bene Juventus e Fiorentina; in casa i bianconeri infilano l'ottavo successo di fila demolendo letteralmente il sempre più ultimo Verona per 3-0, la viola invece torna da Palermo col momentaneo primo posto frutto del 3-1 colto in Sicilia (doppio Ilicic, Gilardino e Kuba a chiudere le danze nel finale).
Male, malissimo Roma e Milan. I giallorossi, quasi sempre avanti di due reti a Verona, finiscono per farsi rimontare e chiudono sul 3-3 (Umar e Florenzi, Paloschi sul finire di frazione, Dainelli, Falque e sigillo finale di Pepe); Il Diavolo fa anche peggio, perdendo a 'San Siro' 1-0 per mano del Bologna (Giaccherini) smentendo per l'ennesima volta i proclami di Miha.
Pure la Lazio sperava in un inizio migliore, ma all'Olimpico il Carpi resiste e strappa lo 0-0, mentre a Reggio Sassuolo e Frosinone termina sul 2-2, con i Ciociari che fino alla fine hanno sperato nel colpo grosso.

Chiuderanno il turno Empoli-Inter alle 18:00 e Napoli-Torino nel posticipo serale, due scontri che valgono la vetta della classifica.