venerdì 26 febbraio 2016

EL: Lazio, sorteggio agevole. Derby in Spagna ed Inghilterra


E' gia tempo di sorteggi per l'Europa League. L'unica italiana supersitite, la Lazio, ha avuto un accoppiamento benevolo, dovendo vedersela con lo Sparta Praga (andata in Repubblica Ceca, ritorno all'Olimpico).
L'urna ci offre anche due succosi derby: uno inglese, tra Liverpool e Manchester United, ed uno spagnolo, tra Athletic Club e Valencia.
L'offerta è però ricca anche di altre sfide stellari: Basile-Siviglia metterà di fronte la bi-campione in carica e il team che nel proprio stadio ospiterà la finale, Borussia Dortmund-Tottenham promette spettacolo allo stato puro, così come Villarreal-Bayer Leverkusen.

Ecco il quadro completo:

Shakthar-Anderlecht
Basilea-Siviglia
Villarreal-Bayer Leverkusen
Athletic Bilabo-Valencia
Liverpool-Manchester United
Sparta Praga-Lazio
Borussia Dortmund-Tottenham
Fenerbahçe-Braga

European disaster. Fuori Fiorentina e Napoli, avanti solo la Lazio


Quanta amarezza in quest'Europa League. Delle tre italiane, l'unica a passare il turno è quella sicuramente meno accreditata, la Lazio, mentre Fiorentina e Napoli, semifinaliste della passata edizione, si devono già arrendere.Certo, le avversarie erano di tutto rispetto: Il Tottenham è secondo in Premier, il Villarreal viaggia quarto in Liga, ma la seconda e terza forza della nostra Serie A qualcosa in più dovevano fare.
Soprattutto i Viola, che a Londra vengono travolti dallo strapotere fisico degli Spurs, hanno giusto giochicchiato. Il Napoli almeno ha fatto una degnissima figura al San Paolo, creando (e sprecando) moltissime reti; peccato per quel cross velenosissimo di Pina che ha beffato Reina.
Un vero peccato, perchè il 3-1 della Lazio all'Olimpico contro il Galatasaray aveva fatto ben sperare per una tripletta italiana.
 (Aubameyang)Passando alle altre, il Porto si arrende di nuovo al Borussia (Aubameyang), il Liverpool di misura (e di rigore) batte l'Ausburg, l'Athletic Bilbao si sbarazza del Marsiglia.
Passano anche lo United, che dopo aver subito la rete di Sisto ne rigila cinque al Midtjylland, e il Basilea in uno scoppiettante finale contro lo Saint Etienne (francesi che pareggiano al 90', gol qualificazione degli svizzeri un minuto dopo).
Shakhtar che travolge a sopresa lo Schalke in casa con un nettissimo 3-0.

Olympiakos-Anderlecht è l'unica sfida che si è protratta oltre i tempi regolamentari, finiti 1-0 per i greci. La squadra belga però nei supplementari ribalta tutto marcando addirittura due volte.

Ecco il quadro completo (le squadre qualificate e i rispettivi marcatori sono in rosso). Ricordo che il Braga si era già qualificato mercoledì con il 2-2 casalingo sul Sion.

17:00 Lokomotiv Mosca-Fenerbahce 1-1 (Samedov, Topal)
19:00 Athletic Bilbao-Marsiglia 1-1 (Batshuayi, Merino)
19:00 Krasnodar-Sparta Praga 0-3 (Marecek, Frydek, Fatai)
19:00 Lazio-Galatasaray 3-1 (Parolo, Felipe Anderson, Oztekin, Klose)
19:00 Bayer Leverkusen-Sporting Lisbona 3-1 (Bellarabi , Joao Mario, Bellarabi, Calhanoglu)
19:00 Liverpool-Augsburg 1-0 (Milner)
19:00 Rapid Vienna-Valencia 0-4 (Rodrigo, Feghouli, Piatti, Vezo)
19:00 Schalke-Shakhtar 0-3 (Marlos, Ferreyra, Kovalenko)
21:05 Basilea-St. Etienne 2-1 (Zuffi, Sall, Zuffi)
21:05 Porto-Borussia Dortmund 0-1 (Aubameyang)
21:05 Manchester Utd-Midtjylland 5-1 (Sisto, Bodurov aut., Rashford, Rashford, Herrera, Depay)
21:05 Molde-Siviglia 1-0 (Hestad)
21:05 Napoli -Villarreal  1-1 (Hamsik, Pina)
21:05 Olympiacos-Anderlecht 1-2 d.t.s (Fortounis, Acheampong, Acheampong)
21:05 Tottenham-Fiorentina 3-0 (Mason, Lamela, aut. Gonzalo Rodriguez)


giovedì 25 febbraio 2016

Il City vede i quarti, Atletico spuntato.


Sono finite ieri le partite di andata degli ottavi di Champions, con gli incontri Dynamo Kiev-Manchester City e PSV-Atletico Madrid.

In Ucraina i Citizens hanno messo l'ipoteca sul passaggio ai quarti di finale vincendo per 3-1, una prima volta storica. I padroni di casa, con il campionato ancora fermo, ci hanno messo davvero poco a sciogliersi sotto i colpi degli inglesi. Aguero dopo 15' porta già avanti i suoi, Silva raddoppia al 40'. Buyalskyy prova a ridare un barlume di speranza ai suoi intorno all'ora di gioco, ma Yaya Tourè mette il sigillo definitivo al 90'. A Manchester il ritorno potrebbe essere quasi una sfilata.

Molto diverso il risultato del Philips Stadion. Il PSV campione d'Olanda soffre, soprattutto nel finale dopo l'espulsione di Pereiro, ma mantiene l'imbattibilità interna chiudendo sullo 0-0 contro un'Atletico Madrid propositivo ma senza mordente in attacco (limite mostrato anche in Liga, con 5 reti nelle utlime 5 partite). Al Calderòn non sarà comunque facile spuntarla, anche perchè i biancorossi fin qui hanno collezionato due sconfitte ed un pareggio senza il supporto del pubblico.




mercoledì 24 febbraio 2016

Juve, altra rimonta. Gunners ai saluti


Ormai questa stagione è così, la Juve va di rimonte. Dopo quella in campionato, culminata con la riconquista del primo posto, anche negli ottavi di Champions i bianconeri compiono una piccola impresa.
E' vero che il Bayern ha fatto il bello ed il cattivo tempo per un'ora, e prendere due reti in casa non è mai buono (anche se, almeno una delle due, poteva tranquillamente essere annullata visto i dubbi), ma rimontare due reti ai campioni di Germania non è roba da nulla. Ci pensano Dybala, che corona nel migliore dei modi una bella azione in ripartenza, e il provvidenziale Sturaro.
A Monaco di Baviera tra tre settimane sarà un vero inferno, ma l'impresa non è più così utopistica, anche se servirà obbligatoriamente una vittoria.
Sembra invece decisa l'altra sfida andata in scena all'Emirates tra Arsenal e Barcellona. I londinesi si sono difesi con ordine per tre quarti gara, ma al primo spiraglio lasciato libero hanno subito la punizione di Messi (altro ottimo contropiede).
A nulla è valso chiudersi a riccio dopo il clamoroso palo di Suarez, perché all'82' Flamini decide di potare Messi nel cuore dell'area e concedere un penalty che l'argentino trasforma agevolmente.
Il 2-0 finale è praticamente una sentenza, ed obbliga i Gunners ad uscire per la sesta volta consecutiva agli ottavi di Champions (la terza contro i catalani).

martedì 23 febbraio 2016

Juve sempre in testa. Bagarre terzo posto. Si accende la lotta salvezza



Controsorpasso fallito. Ieri al San Paolo il Napoli aveva l'occasione di tornare in testa alla classifica ma contro il Milan non va oltre l'1-1. Illusorio il vantaggio di Insigne, pareggiato immediatamente da Bonaventura. Pare davvero che le fortune dei Partenopei passino, mai come quest'anno, dal contributo di Higuain. E dire che la Juventus lo scorso venerdì non era andata oltre lo 0-0 contro un ottimo Bologna.
Prova ad accorciare la Fiorentina, che lunedì prossimo ospiterà proprio i partenopei, adesso a +5 in classifica. A Bergamo accade tutto nella ripresa, con la viola che si sveglia ma rischia per ben due volte di farsi recuperare concedendo prima il 2-1 e poi il 3-2.
Non perdono il passo né la Roma, che passeggia 5-0 in casa contro i relitti del Palermo (doppiette di Salah e Dzeko, con il bosniaco che si divora una rete grande come un palazzo, e Keita) né l'Inter, 3-1 alla Sampdoria davanti al pubblico amico.
I blucerchiati nelle ultime otto sfide hanno raccolto soltanto due punti, facendo quasi sbiadire il ricordo del derby vinto per 3-2 il cinque gennaio. Il Frosinone, terzultimo, pareggia 0-0 con la Lazio e rosicchia un altro punticino, portandosi a sole due lunghezze. Cinque sono i punti di vantaggio sul Carpi, che torna da Torino con un poco utile 0-0 (e Maxi Lopez si vede parare un rigore da Belec), mentre il Verona si sta rifacendo sotto con sette punti nelle ultime quattro gare. E di sicuro gli scaligeri saranno ancora più galvanizzati, grazie alla vittoria per 3-1 nella stracittadina contro il Chievo.
Nella stessa identica situazione, ma con due punti in più, si ritrova l'Udinese. Ai friulani la vittoria manca dall'epifania, e i tre punti in otto gare non sono certo un buon bottino, tanto più che domenica scorsa sono stati battuti dal Genoa, diretto concorrente. Forse, se il rigore di Di Natale nel recupero fosse entrato, analizzeremo il tutto sotto un punto di vista meno critico. Le prossime due partite, con Verona e Frosinone, saranno importantissime per l'ultima parte della stagione.
Grande spettacolo infine tra Sassuolo ed Empoli; botta e risposta sul finire di primo tempo con Zielinski e Berardi, poi ci pensa Defrel con una doppietta a spaccare definitivamente la gara, prima del rigore del definitivo 3-2 di Maccarone.

venerdì 19 febbraio 2016

EL amara, in Italia sorride solo la Lazio. Dortmund vola, Valencia a valanga


Europa League amara per le italiane. Dopo quasi ventiquattro ore l'idea che mi ero fatto a caldo non cambia: troppo pochi due pareggi ed una sconfitta per l'andata dei sedicesimi.
E' vero che Napoli e Lazio giocavano fuori casa su campi tosti, e che la Fiorentina aveva di fronte la seconda forza della Barclays Premier League, mail bilancio è davvero troppo esiguo.
Se poi contiamo il quasi certo addio della Roma alla Champions, il quadro si fa davvero preoocupante.
Speriamo che settimana prossima il trend possa mutare e le italiane possano passare tutte e tre.
Il Napoli, l'unica sconfitta, al San Paolo è una schiacciasassi, ma raramente ha affrontato avversari propositivi e che fanno della corsa il punto forte come il Villarreal. Bisogna che i ragazzi di Sarri non si foghino troppo nella ricerca del pari, perchè potrebbero subire dei letali contropiedi.
La Lazio è forse l'unica davvero avvantaggiata, con l-1di Istanbul; il Galatasaray non è avversario irreprensibile, e all'Olimpico i biancocelesti hanno a disposizione due risultati su tre per passare.
Fiorentina immeritatamente stoppata sill'1-1 al Franchi dagli Spurs; al White Hart Lane sarà durissima, come d'altro canto è l'affrontare tutte le squadre inglesi in casa loro. Ma dietro la squadra di Pochettino non è certo solidissima, i modi per scardinarla ve ne sono molti e ieri abbiamo avuto diverse controprove.

Forza belle, nulla è compromesso!!

Il quadro completo dei sedicesimi:

Anderlecht-Olympiacos 1-0 (Mbodji)         
Borussia Dortmund-Porto  2-0 (Piszczek, Reus)         
Fiorentina-Tottenham  1-1  (Bernardeschi - Chadli)       
Midtjylland-Manchester Utd  2-1 (Sisto, Onuachu-Depay)        
Siviglia-Molde  3-0  (Llorente 2, Gameiro)       
St. Etienne-Basilea 3-2 (Sall, Monnet-Paquet, Bahebeck – Samuel, Janko)      
Villarreal-Napoli  1-0 (D.Suarez)
Augsburg-Liverpool 0-0
Galatasaray-Lazio 1-1 (Sarioglu - Milinkovic-Savic)
Olympique Marsiglia-Athletic Bilbao 0-1 (Aduriz)
Shakthar Donetsk-Schalke 0-0
Sion-Braga 1-2 (Konate – Stojiljkovic, Silva)
Sparta Praga-Krasnodar 1-0 (Julis)
Sporting Lisbona-Bayer Leverkusen 0-1 (Bellarabi)
Valencia-Rapid Vienna 6-0 (Santi Mina 2, Parejo, Negredo, André Gomes, Rodrigo)
Fenerbahce-Lokomotiv Mosca 2-0 (Souza, Souza) Giocata martedì

giovedì 18 febbraio 2016

CL. Roma stoppata dall'arbitro, Wolfsburg quasi ai quarti. E Chelsea-PSG..


Solo quattro partite di Champions si sono disputate, ma già qualche responso si potrebbe tracciare.

Il PSG in casa propria domina il Chelsea di Hiddink (Ibra e Cavani), ma la rete di  Mikel in chiusura di primo tempo lascia ancora apertissimo il ritorno allo Stamford Bridge del prossimo 9 marzo.
Stessa cosa tra Benfica e Zenit. L'1-0 finale non deve far dormire sonni tranquilli ai lusitani, in apprensione per buona parte dell'incontro e vittoriosi soltanto nel finale grazie ad un'incornata di Jonas sugli sviluppi di una punizione (con annessa espulsione di Criscito).
Fin qui nulla di scontato.

Molto più indicativi, invece, i risultati di ieri.
La Roma all'Olimpico cade nella ripresa per mano di Ronaldo (grandissimo gol) e Jese, ma ha di che recriminare; ai giallorossi mancano infatti un paio di rigori netti, di cui uno sullo 0-0 che poteva costare anche il rosso al portiere Navas.
Applausi dell'Olimpico, nonostante l'ormai compromessa qualificazione.
Lascia pochi spiragli anche Gent-Wolfsburg, la sfida tra le due debuttanti degli ottavi. I Lupi calano il tris tra la fine del primo tempo e l'inizio della ripresa, con la doppietta di Draxler e il sigillo di Kruse. Dopo aver sfiorato il definitivo tracollo (palo ancora di Kruse) si svegliano i belgi, che con Kums e Coulibaly accorciano rendendo quantomeno vagamente sensata la gara di ritorno.


martedì 16 febbraio 2016

CL. Chelsea cerca vendetta, lo Zenit un traguardo storico


Eccoci. Finalmente torna la Champions. E come primo appuntamento, non c'è niente male.
Subito uno dei match più attesi, la rivincita tra Chelsea e PSG che anno scorso ha visto trionfare i parigini ai supplementari.
Sulla panchina dei blues non ci sarà però Mourinho, che ormai da qualche mese non allena più i londinesi. Toccherà ad Hiddink far dimenticare quella doppia disattenzione difensiva che costò le reti di Luiz e Thiago Silva.
Gli schieramenti onn differiscono poi molto da quelli della scorsa stagione; il Chelsea a parte Baba e Pedro non ha cambiato molto ( si lo so, ha comprato anche Falcao, Kenedy ed altri, ma non li vedo papabili titolari stasera). In mezzo al campo mancherà sicuramente Ramires, approdato in Cina nel calciomercato di gennaio.
Il PSG davanti può contare su maggior potenza di fuoco con l'innesto di Di Maria, ma è dietro che i parigini hanno cambiato di più: Trapp tra i pali (non più Sirigu) e Kurzawa sulle corsie esterne. Ci sarebbe anche Aurier, ma dopo il putiferio scatenato il giovane ivoriano chissà se rivedrà il campo.

Altro match interessantissimo quello tra Benfica e Zenit. I russi hanno dalla loro i precedenti: tre successi (due nella fase a gironi della scorsa edizione, uno per 3-2 negli ottavi del 2012) ed una sola sconfitta (2-0 in Portogallo sempre nel 2012) che però li estromise dalla competizione. L'incognita del team di Villas Boas è però la condizione; in Russia il campionato è fermo da inizio dicembre, e fino a marzo non riprenderà. I lusitani, seppur con la sconfitta casalinga di campionato contro il Porto ancora da digerire, sono in condizione e possono sfruttare il fattore campo.

Ne vedremo delle belle!

lunedì 15 febbraio 2016

Comando Juve, Viola ancora terza. Genovesi sempre più giù


Lo spezzatino che ci ha offerto il campionato, seppur tediante, è di quelli davevro gustosi.
Detto già dello scoppiettante 5-2 di Lazio-Verona, il venerdì aveva lanciato la Roma di Spalletti al 3° posto provvisorio grazie al 3-1 sul Carpi, con Salah grande protagonista (le reti: Digne-Lasagna-Dzeko-Salah).

Sabato pomeriggio era stata la volta degli stuzzichini Empoli-Frosinone, finita 2-1 per i ciociari (Maccarone e 2 Ciofani, uno su rigore) e la botta&risposta tra Birsa e Sansone in Chievo-Sassuolo, in attesa del piatto forte della serata.
Juve-Napoli, la partita principe del campionato; allo Stadium si affrontano proprio le prime due della classe! Il risultato finale recita 1-0 per i bianconeri, che così ribaltano anche in ottica scontri diretti il 2-1 rimediato a Napoli all'andata. Ma il protagnoista è di quelli che non ti aspetti: Niente Dybala, Mandzukic o Pogba, a decidere la gara è un sinistro (deviato) di Zaza a 2' dal 90'.
L'avvicendamento al comando colpisce per molti fattori:

- La Juve a fine ottobre sembrava fuori da tutti i giochi; 
- Sono 15 le vittorie consecutive dei bianconeri in campionato;
- Di queste, le ultime sei non hanno mai visto la prota di Buffon violata (e contro c'erano Roma e Napoli). L'ultima, più di un mese fa, l'ha infilata Cassano. 
- Se si conta anche la Coppa Italia, le partite senza gol diventano 8 (Lazio e Inter).
Insomma, dopo l'inizio pietoso di campionato adesso i campioni d'Italia sembrano una macchina perfetta.

Domenica a pranzo il Milan ha avuto ragione facilmente di un Genoa sempre più in crisi di gioco e risultati. Bacca e Honda continiano a regalare soddisfazioni a Mihajlovic, ed il gol allo scadere di Cerci non cambia le cose.
Anche l'altra parte di Genova non se la passa bene. La Samp raccoglie soltanto uno 0-0 al Marassi contro l'Atalanta, e vede la zona retrocessione sempre li a tre punti.
Rifiata il Torino, che dopo essere andato sotto a Palermo dopo pochi secondi (Gilardino) ribalta tutto con doppietta di Immobile (1 rig.) e l'autorete di Gonzalez.
Naviga ormai in zone tranquille il Bologna di Donadoni, che sbanca anche il Friuli grazie all'ottava rete in campionato di Destro. Il margine sul Frosinone terzultimo è di quelli rassicuranti: 11 punti.

Altro match succulento quello del posticipo tra Fiorentina ed Inter, entrambe in lotta per il terzo posto. Alla fine la spuntano i viola, grazie alle reti nella ripresa di Borja Valero e di Babacar, appena entrato, nel primo minuto di recupero. Per l'Inter la rete dell'illusorio vantaggio nella prima frazione porta la firma di Brozovic.
Finale incandescente: Zarate reagisce in mezzo ad un capannello di maglie nerazzurre, prende per il collo Murillo e si guadagna il rosso diretto. Fischio finale che però non placa gli animi, ed alla fine ne fa le spese Kondogbia (che forse ha detto qualcosa di troppo all'arbitro prima di rientrare nel tunnel). Anche per lui espulsione diretta. L'Inter aveva già perso Telles poco prima della fine per doppio giallo.

La società nerazzurra si è poi barricata dietro silenzio stampa, avendo ritenuto molto poco condivisibile l'arbitraggio di Mazzoleni.

venerdì 12 febbraio 2016

Ciclone Lazio, schiantato il Verona. Scaligeri sull'orlo della B


Super Lazio ieri all'Olimpico. E' vero, il Verona non rappresenta l'ostacolo più insormontabile del mondo, ma era in un buon periodo di forma.
E, a dirla tutta, per 45' aveva pure giocato meglio, prima del sigillo di Matri a pochi minuti dall'intervallo. Spina staccata anche ad inizio ripresa, quando Mauri e Felipe Anderson (gol da annullare per fuorigioco di Matri, autore dell'assist) sembrano chiuderla a 20' dalla fine.
Sembra. Greco pesca il jolly di punizione, Toni trova una rete delle sue deviando una palla che sembrava persa; a 10' più recupero dalla fine i gialloblu si rifanno sotto.
La speranza è purtroppo effimera, passano 3' e Keita, al volo, richiude la partita, sigillata definitivamente dal rigore di Candreva al 90'.
Lazio che torna al successo dopo tre brutte partite, Verona che deve medicarsi le ferite e cercare di ripartire già da settimana prossima, quando al Bentegodi andrà in scena il derby scaligero con il Chievo.

Appendice curiosa. La partita sembra aver mandato completamente in bambola chi scrive i teletext della Rai; si passa dallo scempio del titolo, dove è riportato il marcatore sbagliato, agli errori nel testo, dove si parla di 4-2 quando nella cronaca si riporta il corretto 5-2.

Ridiamoci su per evitare altre polemiche va..


sabato 6 febbraio 2016

Leicester, una storia da poema Omerico


Continuare a parlare di favola potrebbe iniziare ad essere riduttivo. Quello che sta facendo il Leicester nel campionato inglese è ormai una consolidata realtà, seppur con qualche contorno mitico.
Il tutto parte dall'aprile scorso.
Le Volpi alla 30° giornata sono già praticamente retrocesse, con appena 19 punti raccolti nonostante un'avvio sprint (tra cui il 5-3 col Manchester United). Ma le ultime nove gare (in mezzo anche il recupero contro il Chelsea) riservano grandi soprese. Ben sette successi, un pareggio ed una sconfitta (proprio quella con i Blues) regalano alla squadra un bottino di ben ventidue punti, più di quanto raccolto in oltre 3/4 campionato, ed una comoda salvezza.
Il magnifico duo era però ancora ben lungi dal venir fuori: Vardy sigla 5 reti in 34 presenze (fornendo però 10 assist), Mahrez soltanto 4 (e 3 assist) in 30 gettoni.
A fine stagione la squadra viene affidata a Ranieri, e nessuno si sarebbe aspettato niente più di un piazzamento a centro classifica, soprattutto vista la fallimentare esperienza dell'allenatore con la nazionale ellenica. E invece...
Con il successo di oggi all'Etihad Stadium il Leicester ha scavato una sorta di solco tra se e le inseguitrici. Il City, che prima del match era secondo a -3, è scivolato a sei lunghezze e si è visto sopravanzare dal Tottenham (1-0 casalingo col Watford) di un punto. L'Arsenal. quarto, è distante otto punti ma deve ancora far visita al Bournemouth. Beh, ben che vada anche i Gunners tornano a cinque punti, non pochissimi.
Vardy e Mahrez, sicuramente gli uomini chiave di questa annata stratosferica, sono stati capaci fin qui di segnare qualcosa come 32 reti in 25 partite su un totale di 47.
Il campionato è ancora lungo, ma questa magica sinergia tra Ranieri ed i suoi ragazzi potrebbe regalare davvero una storia d'altri tempi.
Se vogliamo proprio trovare il pelo nell'uovo, la società in estate ha speso una cinquantina di milioni di euro, cifre impensabili in Italia se non sei uno dei top club ma che raffrontate ai budget di Chelsea, le due di Manchester, Arsenal ed anche Liverpool sono quasi nella media.
Di questi cinquanta, quindici sono partiti tra Inler e Benalouane; il primo ha messo insieme nemmeno una decina di presenze, il difensore è addirittura stato rispedito in Italia, in prestito alla Fiorentina.
Ecco, se proprio si deve trovare una pecca, potrebbe essere il mercato estivo..

Foto: Roadfoggy.com

martedì 2 febbraio 2016

22°, Napoli e Juve in fuga. Milan super nel derby (3-0), prima vittoria per Spalletti.


La 22esima di Serie A ha praticamente sancito la fuga di Napoli e Juventus. I partenopei, dopo essere passati in svantaggio(Paredes), strapazzano l'Empoli rifilandogli cinque reti (Higuain, Insigne, autorete di Cammpore e doppio Callejon). La Juventus non è da meno e a Verona, sponda Chievo,  cala il poker (Morata-Morata-Alex Sandro-Pogba).
Il derby della Madonnina vede l'Inter prendere altre tre pere senza colpo ferire: Alex, Bacca e Niang sgretolano la resistenza dei nerazzurri, troppo poco incisivi li davanti e con Icardi che prende il palo di rigore. Mancini, furioso, viene allontanato prima dell'ora di gioco e mostra il dito medio ad uno sparuto gruppo di tifosi rossoneri che lo stavano allegramente sfottendo.
La Fiorentina non riesce invece ad andare oltre lo 0-0 a Marassi e vede la vetta lontana ben otto lunghezze, rimanendo a portata delle inseguitrici. Come la Roma, che coglie il primo successo con Spalletti in panchina contro il Frosinone (3-1, a segno anche El Shaarawy).
L'unico altro successo è quello del Bologna in casa contro la Samp. Avanti 2-0 (Mounier e Donsah) i rossoblu si vedono recuperati da Muriel e Correa, salvo poi tornare definitivamente avanti col rigore di Destro (molto contestato da Montella).
Tutti in parità gli altri incontri: Il Torino in casa fa solo 0-0 col fanalino Verona e subisce la contestazione dei tifosi, il Carpi fallisce l'accorcio sul Palermo pareggiando 1-1, Udinese-Lazio finisce 0-0 tra il nervosismo generale (un espulso per parte e caos al termine della sfida), mentre a Bergano Denis, pareggiando immediatamente la marcatura di Berardi, permette ai suoi di pareggiare (ultima rete con la Dea, visto che Il Tanque se ne torna in Argentina).

Ma il tempo delle analisi è veramente risicato, stasera in campo c'è già Roma-Sassuolo!
Domani Frosinone-Bologna apre le danze alle 18:30, mentre la sera andranno di scena tutte le altre, con Lazio-Napoli che si preannuncia il match più infuocato.