Ormai questa stagione è così, la Juve
va di rimonte. Dopo quella in campionato, culminata con la
riconquista del primo posto, anche negli ottavi di Champions i
bianconeri compiono una piccola impresa.
E' vero che il Bayern ha fatto il bello
ed il cattivo tempo per un'ora, e prendere due reti in casa non è
mai buono (anche se, almeno una delle due, poteva tranquillamente
essere annullata visto i dubbi), ma rimontare due reti ai campioni di
Germania non è roba da nulla. Ci pensano Dybala, che corona nel
migliore dei modi una bella azione in ripartenza, e il provvidenziale
Sturaro.
A Monaco di Baviera tra tre settimane
sarà un vero inferno, ma l'impresa non è più così utopistica,
anche se servirà obbligatoriamente una vittoria.
Sembra invece decisa l'altra sfida
andata in scena all'Emirates tra Arsenal e Barcellona. I londinesi si
sono difesi con ordine per tre quarti gara, ma al primo spiraglio
lasciato libero hanno subito la punizione di Messi (altro ottimo
contropiede).
A nulla è valso chiudersi a riccio
dopo il clamoroso palo di Suarez, perché all'82' Flamini decide di
potare Messi nel cuore dell'area e concedere un penalty che
l'argentino trasforma agevolmente.
Il 2-0 finale è praticamente una
sentenza, ed obbliga i Gunners ad uscire per la sesta volta
consecutiva agli ottavi di Champions (la terza contro i catalani).
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