martedì 11 agosto 2015

Barça-Siviglia, che partita! Ai supplementari la spuntano i catalani (5-4)


Un vero e proprio spot per il calcio. Non si potrebbe definire altrimenti la partita di Supercoppa Europea andata di scena in Georgia, al Boris Paichadze National Stadium, e terminata 5-4 per i Blaugrana.
Gli andalusi dopo la cessione di Bacca e Aleix Vidal (allo steddo Barcellona) sembravano dover subire la straripanza dei detentori della Champions; Una novità per parte nei 22 iniziali, con Emery che preferisce Beto a Rico mentre Luis Enrique designa il classe '93 Rafinha come sostituto di Neymar (Pedro, al centro di rumors di mercato provenienti da Manchester, resta a guardare).
Nemmeno 180' e i ragazzi in maglia bianca sono avanti: fallo di Mascherano poco fuori l'area di rigore, Banega pennella una traiettoria che Ter Stegen può solo guardare entrare. Partita spaccata? Macchè. Messi dopo nemmeno 5' emula il connazionale beffando Beto con un piazzato carichissimo d'effetto. Prodezza bissata al 16' da qualche metro più indietro, con la sfera che stavolta bacia il palo interno prima di depositarsi in fondo al sacco. Il Siviglia accusa, Suarez metterebbe dentro il 3-1 (siamo al 28') ma gli viene sbandierato un fuorigioco che forse non c'è, al 44' invece è l'uruguaiano a sprecare malamente un lancio da dietro, ma si fa immediatamente perdonare servendo alla perfezione l'accorrente Rafinha che, stavolta si, fa 3-1.
A niente servono i 15' di riposo, il Siviglia sembra aver alzato bandiera bianca e al 52' un erroraccio difensivo permette a Busquets di mandare in porta Suarez che stavolta gonfia la rete.
Adesso la sensazione è che il risultato potrebbe assumere connotati tennistici, ma come un lampo in pieno giorno al 57' Reyes, sfruttando un cross di Vitolo e un buco di Mathieu, accorcia sul 4-2. Siamo di fronte alla più classica delle 'Sliding Door'. Gli andalusi si trasformano, i ragazzi di Luis Enrique sembrano non averne più e si fanno rimontare. Prima Gameirò sigla il 4-3 al 72' su calcio di rigore (concesso sempre da Mathieu), poi Konoplyanka all'81' sfrutta benissimo la giocata di Immobile (ingenuo Bartra) mettendo dentro da due passi. L'onda d'urto dei Rojiblancos adesso sembra scemar sempre di più, tanto che l'unico brivido prima dei supplementari lo regala un altra punizione di Messi fuori per questione di centimentri.
Il primo tempo supplementare non ci racconta poi molto, entrambe le squadre hanno troppa paura di scoprirsi e la stanchezza si fa sentire, tanto che Krychowiak ed un suo compagno accusano qualche malanno.
Sembrano copincollati i secondi 15' di extra-time, ma nessuno aveva fatto i conti con i celeberrimi 'Dei del Calcio'. Al 115' Messi calcia una punizione prendendo in pieno la barriera (forse la mano di Krohn-Dehli), sulla ribattuta dello stesso n° 10 argentino Beto non è impeccabile e la palla, rimasta li, viene schiaffata in rete da Pedro, fiondatosi come un falco.
Nonostante lo schiaffo subìto il Siviglia si riversa nuovamente in attacco e per poco al 118° Koke, lasciato colpevolmente solo, non riporta l'equilibrio. Quando tutto sembra finito, pochi secondi dalla fine, Immobile riesce a mettere dentro un pallone invitantissimo sul quale però Rami arriva scoordinato, colpisce di ginocchio e manca il bersaglio grosso, graziando letteralmente Ter Stegen che nulla avrebbe potuto fare.
5-4. 5-4. Proprio l'uomo che potrebbe essere alla sua ultima apparizione in maglia Blaugrana regala il 4° successo in pochi mesi ai suoi avanti replicando quanto fatto  nell'agosto del 2009, quando a dover capitolare era invece lo Shakhtar (match finito 1-0 e disputato nel Principato di Monaco).
Blaugrana che, con quella di stasera, raggiungono il Milan a quota cinque Supercoppe Europee, arrogandosi il diritto di ritirarsi la coppa in maniera definitiva.

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