Parafrasando una celeberrima canzone di
Bob Dylan, “This is the story of the Harry Kane”. L'assonanza con
il soprannome del pugile Rubin Carter, Hurricane, è ormai diventata
uno slogan tra i tifosi del Tottenham e pare calzare a pennello al
21enne attaccante inglese Henry Kane, spesso devastante in campo come
un vero uragano.
Dopo un inizio di stagione quasi in
sordina, l'esplosione. Ad oggi Kane è in piena corsa, dall'alto dei
suoi 19 gol, per il titolo di capocannoniere della Premier (primo
assieme a Diego Costa del Chelsea). Un attaccante completo, forte di
testa (è alto 188 cm) e con una buona facilità di corsa su cui non
solo gli Spurs, ma l'Inghilterra intera ripone le proprie speranze
per un titolo europeo, più volte paragonato anche al mitico Alan
Shearer
. La scorsa settimana, al debutto con
nazionale maggiore, ci ha messo solo 79 secondi a mettere il suo
sigillo. Certo l'avversario, la Lituania, non è certo irresistibile
ed il risultato era già ampiamente acquisito (3-0 prima del suo
ingresso in campo). Ieri nel più probante test contro la
retroguardia italiana Kane non è riuscito (fortunatamente) a mettere
la propria firma, ma ha portato comunque qualche grattacapo a
Chiellini e compagni.
Questa sfilza di convincenti
prestazioni hanno spinto i più a chiedersi del perché Pochettino
non lo abbia schierato titolare nel doppio confronto dei sedicesimi
di Europa League contro la Fiorentina; Kane era il giocatore più
temuto dall'intero popolo viola, ma il mister degli Spurs non gli ha
concesso che qualche scampolo (una cinquantina di minuti in due gare)
ed alla fine ha pagato caro l'azzardo venendo eliminato.
C'è da scommetterci che la prossima
stagione l'errore non verrà ripetuto, e con ogni probabilità gli
Spurs porranno questo ragazzo proveniente dalle giovanili al centro
del proprio progetto tattico.
Foto: Daily Star
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